Da decenni, ormai, vi è una discussione aperta sul valore dell'animazione: rifugio di artisti falliti per i detrattori, fucina di talenti visionari per gli appassionati.
La domanda nel titolo di questo post è volutamente retorica, perché chi scrive si ritiene fieramente parte del secondo gruppo: da amanti e conoscitori del mondo dell'animazione, crediamo che questa sia una vera e propria forma di arte, declinata in maniera da arrivare a un pubblico più vasto ed eterogeneo di chi frequenta musei e gallerie.
Per questo, consideriamo Hayao Miyazaki il nostro Bruno Bozzetto, ma anche Charles Schulz (il papà di Snoopy) alla stregua di Caravaggio, Botero o Dalì.
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